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Vandone di Cortemilia, Antonio, ingegnere (1863 - 1937)

Antonio Vandone di Cortemilia nasce a Terni nel 1863 da famiglia originaria del Vigevanasco. Si laurea ingegnere civile nel 1887 alla Regia Scuola di Applicazione per Ingegneri di Torino. Tra i suoi docenti spicca la figura di Galileo Ferraris. Nell’ambito dell’insegnamento delle discipline architettoniche si ricorda il prof. Giovanni A. Reycend, con l’assistente Riccardo Brayda, che hanno avuto un indubbio influsso sulla sua formazione di futuro progettista.

La figura di Antonio Vandone può essere inserita tra quella dei progettisti operosi in Piemonte tra l’ultimo decennio dell’Ottocento e il primo trentennio del Novecento. L’inizio dell’attività professionale di Vandone, sulla base dei documenti noti, avviene nel 1890, con studio tecnico in via Vanchiglia n. 6 a Torino. Si trasferì successivamente in piazza Vittorio Emanuele I al n. 19, dapprima come unico titolare, avvalendosi, nei primi anni del Novecento della collaborazione dell’ing. Giuseppe Momo (poi noto professionista). Più tardi (nel periodo compreso tra il 1911 e il 1921) Vandone è in società con l’architetto Giuseppe Denegri, la cui mano risulta ben individuabile in alcuni progetti. Vandone si avvalse di una serie di collaboratori e artigiani di livello, quali il tappezziere Lauro, il mobiliere Bocca, la ditta Catella per i marmi e rivestimenti lapidei, il plasticatore professor Quadri, i mastri ferrai Colongo e Mazzuccotelli.

Vandone fu attivo con progetti in diverse parti d’Italia: Torino e Piemonte, Vigevano, Tarcento (UD), Chiari (BS), Marche, Liguria, Roma, Messina e anche in Somalia e Kenya (per i Missionari della Consolata). Tra i diversi committenti si annoverano: nobili e benestanti che desiderano ristrutturare la propria abitazione per ricavarne anche parti da affittare a terzi, industriali, proprietari di aree in zone in via di sviluppo (sia in città che in luoghi di villeggiatura nella riviera ligure e marchigiana), borghesia emergente che vuole farsi costruire una villa di rappresentanza (ad esempio villa Mazzotti a Chiari, villa Moretti a Tarcento, villa Gallo a Pollone), amministrazioni comunali o enti pubblici che emanano concorsi per ospedali, scuole, mattatoi, teatri e saloni per concerti, famiglie che richiedono cappelle funerarie, ecclesiastici per la costruzione di chiese, altari. A livello urbanistico amministrazioni pubbliche per piani regolatori e progetti per esposizioni.

Le architetture di Vandone sono improntate all’inizio dell’attività a soluzioni architettoniche di gusto neo-medievale (Asilo Duchessa d’Aosta a Torino) o eclettico, successivamente nei primi anni del Novecento sono in assonanza con l’architettura Liberty (nota è la palazzina Maffei a Torino del 1904), successivamente, dopo il primo decennio del Novecento riprendono esperienze eclettiche (casa Zorio del 1912 a Torino) inframmezzate a soluzioni con richiami ancora Liberty (villa Maffei a Procaria-Ceres del 1914) o del nuovo movimento Art Decò (sistemazione della Galleria Nazionale ex Odeon a Torino del 1925).

 

Tra i lavori più significativi si citano:

  • Progetto ospedale Anfossi, Canelli (AT), 1900
  • Asilo Duchessa d’Aosta, Torino, 1901-2
  • Palazzina Maffei, Torino, 1904-06
  • Casa Colongo, Torino, 1904
  • Casa laboratorio Quadri, Torino, 1905
  • Progetto di sistemazione del castello di La Morra, 1905/07
  • Villa Moretti, Tarcento (UD), 1906-07
  • Casa Zorio, Torino, 1912
  • Casa Lombard, Torino, 1912
  • Edicola funeraria Richetti, Torino, 1914
  • Villa Maffei a Procaria – Ceres (TO), 1914
  • Villa Gallo, Pollone (BI), 1920
  • Progetto dell’Asilo Matarazzo, Bruzolo (TO), 1920-21
  • Progetto del nuovo Liceo Musicale, Torino, 1924
  • Cattedrale di Mogadiscio (1929);
  • Bagni Boncardo, Finale Ligure (SV), s.d.
  • Salone Odeon (Galleria Nazionale), Torino, s.d.
  • Villa Mazzotti, Chiari (BS), s.d.
  • Villini De Raimondi, Finale Ligure (SV), s.d.

Intestazione di autorità

Vandone di Cortemilia, Antonio, ingegnere (1863 - 1937)

Bibliografia

CAVALLARI MURAT A., Dal circo al teatro all’Auditorium, in L’auditorium di Torino, a cura di M. Bernardi, Torino 1952. GABETTI R., Da Torino a Milano, in «La Casa», quaderno n. 6, Roma 1958. TAMBURINI L., I teatri di Torino 1966, p. 195, p. 201. BOSSAGLIA R:, Il Liberty in Italia, Milano 1968. LEVA PISTOI M., Torino mezzo secolo di architettura, 1865-1915, Torino 1969. BOSSAGLIA R., HAMMACHER H., Alessandro Mazzuccotelli, l’artista italiano del ferro battuto Liberty, Milano 1971. AA.VV, Mostra del Liberty Italiano, Milano 1973. BRAYDA C., Architetture Torinesi del primo Novecento, in «Augusta Taurinorum»,gennaio 1975, Torino. NELVA R., SIGNORELLI B., Lo studio Vandone di Cortemiglia fra Eclettismo e Art Dèco (1890-1929), in Bollettino SPABA, Nuova serie, Anno XXVII-XXVIII-XXIX – 1973-1975, Torino 1976, pp.84-102, e tavole. NELVA R., SIGNORELLI B., Vicende di un grattanuvole a Milano (mai realizzato), in «Nuova Edilizia Lombarda», anno IV, n.12, dicembre 1976, Milano. NICOLETTI M., L’architettura liberty in Italia, Roma-Bari 1978. NELVA R., SIGNORELLI B., Caratterizzazioni architettoniche ed edilizie delle costruzioni economiche residenziali in Torino fra la fine dell’Ottocento e la Prima Guerra Mondiale: esempi di P. Fenoglio e A. Vandone, in AA.VV, Patrimonio Edilizio esistente, un passato e un futuro, Torino 1980. NELVA R., SIGNORELLI B., L’Archivio Vandone di Cortemiglia, Quaderno dell’Istituto di Architettura Tecnica della Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino n. 5, Torino, Levrotto e Bella, 1981, pp. 1-37. IMARISIO M.G., SURACE D., Torino Liberty, Torino 1992. Articoli apparsi sulla rivista «L’Architettura italiana»: Palazzina Maffei, anno I (1905-06) n.12; Bagni Boncardo a finale Marina, anno VI (1910-11), Concorso per la sede della Cassa di Risparmio di Torino, anno VIII (1912-13) n.3; Casa Zorio, via Vassalli Eandi 22, annoX (1914-15); Villa Maffei a Procaria – Ceres, annoXIII (1918) n.4; intervento alla chiesa dell’Annunziata di Torino, anno XIV (1919) n.4; Cattedrale di Mogadiscio, anno XXIV (1929) n.1.
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